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ianilo marchesi carcinoma infiltrante scarsamente differenziato

Combatto una malattia al collo nella parte cervicale laterale sinistra, e due tumori ai polmoni. Nel 2006, ho fatto terapie intensive di chemio e 36 trattamenti di radio. Nel 2007 recidiva dei noduli laterocervicali con aumento delle dimensioni, dovendo cosi fare di nuovo trattamenti di chemio. Continuo a combattere, credere sempre. Per scrivermi e ne vuol far partecipe i lettori del blog. ianilo@gmail.com

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Località: Riotorto, Livorno, Italy

** La verità alle volte è più vicina di quanto si creda, ed alle volte si può nascondere nelle righe di qualche paragrafo.** Se il mio blog può essere di aiuto a qualcuno, ne sarò felice.

domenica, giugno 29, 2008

Notte di fine Giugno

Ciao, son le 3,16 del mattino, fuori sul terrazzino ho 26,40 gradi ed al'interno della casa 27,59, una bella nottata serena, le stelle luccicano , si sente in lontananza un treno notturno passare sulla ferrovia Livorno Roma, tutti ingredienti perchè io non possa dormire.

Ho un dolore forte alla spalla ed al collo, mi son preso due bustine di tachidol, vediamo fra mezz'ora, dovrebbe fare il suo effetto e calmarmi il malessere che mi ritrovo efarmi venire sonno.

Mi son messo a pensare al post precedente che parlava del conoscere la verità o meno sulle nostre condizioni di ammalati oncologici e mi son detto che ci sarebbero delle cose da chiedere per avere una comunicazione regolare con il medico e per essere informati sulle decisioni nella assistenza sanitaria. Si potrebbero considerare anche queste domande per il nostro medico:

Per tutti i pazienti con cancro del polmone:

* Che tipo di cancro al polmone ho?
* Qual è la fase del mio cancro ai polmoni?
* Se trovo un altro medico che mi può aiutare nella mia cura, come ad esempio un chirurgo toracico, oncologo radioterapista, oncologo medico. Qual è il ruolo di ciascun medico nella mia cura?
* Ho bisogno di ulteriori tac o biopsie al fine di pianificare il mio trattamento?
* Qual è l'obiettivo del mio trattamento?
* Oltre a curare il mio cancro, che cosa si può fare per trattare i miei sintomi?
* Ci sono altre opzioni terapeutiche disponibili per me?
* Quali studi clinici sono disponibili per me?

Per i pazienti che stanno per essere sottoposti a chemioterapia:

* Quali sono i nomi dei farmaci, e in che modo vengono somministrati?
* Quali sono gli effetti collaterali di questo chemioterapia? Quali effetti collaterali o problemi devo aspettarmi?
* Cosa si può fare per ridurre questi effetti collaterali?
* Sarò in grado di andare e tornare da questo trattamento per conto mio, o devo avere assistenza?

Per i pazienti che stanno per essere sottoposti a radioterapia:

* Come è pianificato il mio trattamento? Quali tipi di scansioni verranno utilizzate?
* Dove posso ricevere radioterapia?
* Quanti trattamenti dovrò fare di radioterapia?
* Quanto tempo sarà ogni trattamento?
* Quanta parte del polmone normale sarà inclusa nel campo delle radiazioni?
* Sarò in grado di andare e tornare da questo trattamento per conto mio, o dovrei avere assistenza?

Vi auguro buona domenica, un'abbraccio forte forte.

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sabato, giugno 28, 2008

Le donne rischiano cancro al polmone

Ciao mi sento abbastanza bene ed allora stamani presto ho cercato qualche notizia che potesse interessare i miei lettori ed ho trovato questa che può interessare:

Una sorpresa e un mistero. Entrambi drammatici. Stiamo scoprendo anche in Italia sempre più donne con il tumore del polmone. In parte, questo era prevedibile per l'aumento del fumo nelle donne. La sorpresa è che esiste anche un aumento dei tumori nelle donne, spesso giovani, che non hanno mai fumato.

Il mistero è che non si conosce la causa, forse si tratta di una debolezza genica, di interazione tra meccanismi ormonali e ambientali. Il tumore polmonare della donna non fumatrice è più spesso un adenocarcinoma, un tipo aggressivo che tende a metastatizzare più di frequente. Le donne non fumatrici con il tumore al polmone hanno spesso 50-60 anni, appartengono a ogni estrazione sociale e culturale.

Un argomento che sarà oggetto di discussione degli esperti, molti gli stranieri, durante la prima "Conferenza Italiana di Oncologia Toracica" (CIOT) che si apre oggi, giovedì 26, a Napoli . Sì a farmaci intelligenti.
In queste donne non fumatrici con il tumore al polmone stiamo studiando una serie di farmaci di cui alcuni sembrano funzionare particolarmente.

I farmaci su cui poniamo le maggiori speranze sono quelli che stanno rivoluzionando il trattamento dei tumori cioè i farmaci a bersaglio molecolare detti anche "intelligenti". Agiscono su un particolare bersaglio bio-molecolare e prevalentemente sulle cellule tumorali maligne, risparmiando in gran parte le cellule sane dell'organismo e risultando quindi meno tossici.

Fino ad alcuni decenni fa quando in ospedale si diagnosticava il tumore del polmone in una donna, soprattutto se giovane, i medici ne discutevano a lungo. Era un evento molto raro, perché era una triste prerogativa dell'uomo di una certa età. Poi, con il killer fumo che conquistava sempre più spazio fra le donne il tumore del polmone nella donna non ha più sorpreso.

Questo si è visto agli inizi negli Stati Uniti dove le donne si sono emancipate prima e purtroppo tra i simboli dell'emancipazione vi è stato il fumo. Poi si è visto anche in Italia. Pericolo sigarette light.

Il fenomeno adesso è a livelli estremamente preoccupanti che lasciano intravedere, viste le resistenze allo stop al fumo, un'escalation. Negli ultimi anni abbiamo assistito in tutto in mondo, e anche in Italia, a un aumento dell'adenocarcinoma polmonare sia per la crescita dei tumori polmonari nei non fumatori sia per l'utilizzo di sigarette con filtro e light.

Infatti il fumatore utilizzando questi tipi di sigaretta, apparentemente meno pericolosi, è portato, per un maggior livello di soddisfazione, ad aspirare più profondamente. In tal modo si tende ad inviare gli agenti chimici cancerogeni nella parte più periferica dei bronchi dove, come tipo di tumore, insorge più di frequente l'adenocarcinoma rispetto al carcinoma squamoso che più spesso ha inizio nella parte più prossimale dell'albero bronchiale. Quindi il messaggio è: attenzione, non pensate che fumando sigarette con filtro e light il tumore del polmone venga scongiurato.
UN CONSIGLIO: NON FUMATE

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venerdì, giugno 27, 2008

Io e la necessità di sapere la verità

Un lettore mi ha scritto e mi ha chiesto più informazioni circa la mia malattia, e avendogli detto che il mio era carcinoma infiltrante scarsamente differenziato nella parte laterocervicale del collo nella parte sinistra, e che non ne sapevo altro, mi son dimenticato di dirgli che io personalmente non ho chiesto al mio oncologo di saperne di più, affdandomi completamente alla sue cure.

In questo e nella risposta di Veronesi ad un'ammalato credo ci sia tra le righe la mia verità, cioè conoscere il necessario della mia malattia e non andare oltre. Ognuno la pensa come vuole, io la penso cosi.

Veronesi risponde alla richiesta di un'ammalato di avere maggiori informazioni dal medico oncologo:
RISPOSTA:
Sono anni che io stesso mi batto perché il rapporto medico-paziente sia paritario, e perché sia davvero tale bisogna partire da un'informazione corretta sulla diagnosi. In 50 anni di pratica clinica mi sono convinto che è sempre meglio dire la verità, almeno per quanto riguarda la diagnosi, perché nella maggioranza dei casi è un fatto certo.

Sono altrettanto convinto però che ciò su cui occorre cautela è la comunicazione della prognosi, perché molto spesso può essere incerta. È qui che si apre la 'negoziazione' tra medico e paziente tra il dire e non dire. Nell'elenco dei diritto del malato, che ho preparato e condiviso con molti colleghi, c'è il diritto a conoscere il proprio stato di malattia e anche il diritto a non conoscerla, vale dire a essere informato solo di ciò che deve e può sapere.

Questo significa che il medico, tenendo conto della globalità della persona malata che ha di fronte, deve capire quanto quel malato è psicologicamente in grado di elaborare, deve saper discernere come, cosa e quanto comunicare. A volte, percependo che questo è l'aiuto reale per il suo paziente, può anche decidere di assumere su di sé le responsabilità, di raccontare senza dire, ma sempre aiutando, confortando e incoraggiando.

Nel rapporto moderno medico-paziente, che prevede, anche per legge, che il paziente sia comunque informato circa il proprio stato, questo criterio, il cosiddetto 'modello condiviso', è quello che mi sembra l'unico possibile. Detto questo, sono d'accordo sul fatto che ciò che il medico deve dare fino all'ultimo al suo paziente è la speranza: il paziente ha diritto a sperare, e questo suo diritto è il primo che deve essere rispettato.

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giovedì, giugno 26, 2008

Adroterapia

Ciao e buona giornata, una notizia che può dare speranza. Io sto continuando le cure con la terapia del dolore del dott. Galeone a base di cortisone, la settimana prossima dovrei vedere dei miglioramenti, con un rimpicciolimento dei linfonodi molto infiammati nella parte laterocervicale del collo a sinistra. almeno lo spero.

E' stato fatto un accordo che permette di "esportare" in Austria una altissima tecnologia tutta italiana che fonde le conoscenze sugli acceleratori di particelle con quelle mediche. Grazie a questo accordo tra la società, di diritto privato ma interamente controllata dallo Stato austriaco, EBG MedAustron GmbH, la fondazione CNAO e l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, sarà, infatti, realizzato anche in Austria, a WienerNeustadt, un centro di Adroterapia (terapia oncologica) per il trattamento dei tumori localizzati. Attualmente, in Europa, esiste solo un altro centro, oltre a quello costruzione a Pavia ed, ora anche in Austria, e si trova a Heidelberg, in Germania.

L'Adroterapia è una tecnologia tutta italiana, progettata per combattere il cancro attraverso gli acceleratori di particelle e realizzata dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, dal CNAO e dal CERN, che consentirà a migliaia di malati di tumore di curarsi in modo sicuro e efficace. Il nuovo centro austriaco avrà la stessa tecnologia messa a punto dai ricercatori italiani per il centro di adroterapia di Pavia, ora in fase finale di costruzione con l'installazione delle macchine acceleratrici e delle linee di terapia che condurranno il fascio di particelle verso il corpo dei pazienti. A Pavia, come negli altri centri si cureranno i tumori dell'età pediatrica, i sarcomi dei tessuti molli ed ossei, i tumori della testa e del collo, i tumori primitivi e secondari del fegato e del polmone, melanomi dell'occhio e delle mucose, ecc. Costata circa 100 milioni di euro, la struttura comincerà a fare i primi test alla fine del 2008 e, quando entrerà nella routine clinica, consentirà di trattare ogni anno circa 3mila pazienti affetti da tumori normalmente non trattabili con la radioterapia tradizionale.

L'adroterapia è una terapia oncologica sviluppata con l'impiego di acceleratori utilizzati nella fisica delle particelle che consente di minimizzare il danno prodotto ai tessuti sani circostanti. Sfruttando i fasci di adroni emessi dall'acceleratore di particelle il tessuto tumorale viene, infatti, irraggiato in maniera molto più selettiva di quanto ottenibile con gli altri sistemi di radioterapia tradizionale, con la quale le cellule tumorali vengono bombardate con un fascio di raggi x che "brucia" le cellule malate ma distrugge anche quelle circostanti. Al contrario, gli adroni sparati dal fascio dell'acceleratore rilasciano la maggior densità di energia direttamente sul bersaglio, proprio lì dove si trova il tumore, risparmiando i tessuti sani che lo circondano.

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mercoledì, giugno 25, 2008

Una lettrice mi scrive a proposito di aloe

Ciao, come va?
Mio padre risente della prima terapia con taxotere. Venerdì abbiamo passato la serata al pronto soccorso per un piccolo collasso, sembra dovuto ad un calo feroce di pressione, ieri dall'emocromo è risultato che ha i globuli bianchi bassi bassi. Ma non ha febbre, quindi non ce ne eravamo accorti.
gli effetti collaterali purtroppo ci sono e per quanto riguarda i globuli bianchi, tutti noi abbiamo un calo in quanto il midollo spinale che li produce, non riesce a produrne abbastanza in quanto vengono mangiati dalla chemio, in genere dopo una settimana si rimettono a posto. L'aloe sembra che aiuti in questo periodo.


Spero tu le passi meglio.... Mi è arrivata la pianta, anche l'oncologo di mio papà ha detto che non ci sono problemi (in barba al marito!!) e volevo alcune indicazioni:

1) dove la devo tenere? Alla luce, all'ombra, in casa, fuori...?
Io ce l'ho sul terrazzino che ha la mattina ombra e al pomeriggio sole, ma siccome sono piante abituate al caldo credo non troverai problemi di sistemazione.
Annaffiala una volta alla settimana. ricordandoti di non usare le foglie nei due giorni successivi, in quanto impregnate di acqua.

2) il barattolo dove metterò il frullato, come hai fatto a renderlo impenetrabile alla luce?
Io ho preso del nastro isolante scruro e ho avvolto l barattolo, fino a coprirlo per bene.

3) le foglie le posso tagliare solo di mattina presto o anche verso
l'una di notte?
Credo che qui sia tua la decisione, io alle volte le colgo alla mattina alle 4,30, ma poi dovendo frullare ed avendo una famiglia che abita di sopra, non è che sia il massimo, pertanto credo che anche l'orario dell'una sia buono.
Credo che lo farò anch'io.


4) le spine le tolgo prima e poi divido le foglie a listarelle o prima
faccio le listarelle e poi tolgo le spine?
Anche qui sta a te vedere come ti torna meglio, io le tolgo quando ho fatto le listarelle

5) peso prima la foglia (120 gr) e poi la taglio o prima la pulisco
tutta e poi la peso?
La pesi pulita, ma poi dopo un po' di frullati non ti servirà più pesarla come anche il miele
perchè le dosi le imparai a memoria, in quanto non è che si deve guardare i 10 grammi.
Per il miele che sia di acacia mi raccomando.
Allora
2 cucchiai alla mattina 1 ora prima di colazione
2 cucchiai un'ora prima di pranzo
2 cucchiai un'ora prima di cena

NON DEVE PRENDERE NIENTE IN QUEST'ORA, IN QUANTO I PRINCIPI SI ATTIVANO NELLO STOMACO PERTANTO BISOGNA CHE FACCIANO IL LORO CORSO

In bocca al lupo, non sarà miracolosa ma qualcosa fà, devi riuscire a far capire a tuo papà che vincerà sulla malattia anche se il nostro è un male bastardo e duro da vincere.
Un'abbraccio
ianilo

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lunedì, giugno 23, 2008

Cura con cortisone e Dario Crosetto

Ciao, stamani sono stato dal dott. che mi fà la terapia del dolore dott. Galeone su al CORD, e mi ha prescritto una cura a base di pasticche della durata di 3 settimane, in quanto i dolori e la sensazione che ho al collo come se fosse anestetizzata, è dovuta all'infiammazione dei noduli che và ad intaccare dei nervetti che son stati toccati durante le terapie di radio.

Sono purtroppo delle spiacevoli conseguenze anche a distanza di anni, che si presentano. Ma faremo anche questa.

Volevo ricordare che oggi dalle ore 10 alle 18, si terrà una revisione scentifica pubblica della tecnologia innovativa 3D-CBS del Ricercatore Dario Crosetto. All’incontro parteciperanno, personalmente o mediante collegamento satellitare e/o web, alcuni fra i maggiori esperti internazionali del settore che, sulla base di commenti di specialisti e interventi del pubblico via web.
ANDATE SU
http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=70
CLICCATE SUL LINK SOTTO LA BANDIERA ITALIANA VI SI CHIEDERA' DI APRIRE UN'APPLICAZIONE CHE NON E' ALTRO CHE IL VIDEO.
Ciao

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sabato, giugno 21, 2008

Effetti collaterali 2° giorno

Ciao, anche ieri e stanotte ho passato le ore dopo la chemio, senza nessun problema, ho continuato a fare sciaqui, prendere l'aloe, e ieri sera alle 8 mi son preparato alla nottata con una bustina di tachidol, che prendo non due ogni 8 ore, perchè dopo 6 cominciano i dolori, ma una ogni 4 ore, riesco a controllare magnifcamente il dolore, non lascio che mi assalga, ma lo prevengo in questo modo. Mi son preso le due pasticche di Sollievo per la stitichezza, e le mie rialzate notturne sono alle 24, alle 4 e alle 8, con bustina tachidol e cucchiao di aloe arborescens, tengo a precisarlo, fatto da me artigianalmente.

Ora mi preparo a passare quella che dovrebbe essere la peggior giornata e nottata, mi son fatto la puntura di fraxiparina, la puntura di navoban, aloe, tachidol, ma credo che se anche stanotte starò un po' male, potrò dire di essermela cavata bene, al confronto del passato mi sento un vincitore, hai bastardi non dò tregua, non li lascio proliferare cosi facilmente, se queste cellule impazzite credono di battere un matto come mè credo abbiano fatto male i loro conti, anche perchè gli manderò incontro le armate del Guaritore interno, che tutti noi abbiamo, la nostra mente può fare miracoli, dobbiamo credere, dobbiamo inviare segnali alla nostra mente di combattere al nostro fianco, fino alla vittoria finale.

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venerdì, giugno 20, 2008

Effetti collaterali

Ciao ieri ho fatto la terza chemio, e sinceramente mi sento ancora bene, di solito comincio oggi pomeriggio alle 16,30 ad avere i primi sintomi dell'effetto collaterale principalmente vomito, ma stò anche seguendo oltre che la puntura di fraxiparina, la puntura per due giorni di navoban, anche ogni 4 ore tachidol che mi ferma i dolori alla spalla ed al collo e aloe.

In questi 4 giorni di effetti collaterali, oltre che prendere i due cucchiai di aloe arborescens frullati con miele, prima dei pasti, ne prendo anche un cucchiaio a mezzanotte ed alle 4 sempre di aloe, vediamo se mi aiuta veramente a venirne fuori dal vomito senza intoppi. Per quanto riguarda le gengive faccio sciaqui di bicarbonato 4/5 volt al giorno dopo i pasti.

Vorrei tranquillizzare i miei lettori che io prendo l'aloe arborescens NON IN ALTERNATIVA ALLA CHEMIO, ma come complemento alle cure tradizionali e che tutto quello che faccio al di fuori delle cure che mi fà fare il dott. Tognarini, lui, ne è a conoscenza. Cosi come il dott. Galeone che mi cura con la terapia del dolore.

Nei miei vecchi post troverete senz'altro le mie raccomandazioni di parlare sempre con il vostro oncologo di fiducia e con il vostro medico di famiglia. Ricordiamoci che di miracoloso ci siamo solo noi, con il nostro credere di guarire e la nostra forza di vincere i bastardi che abbiamo in corpo. Pertanto forza che cercheremo di farcela e se riusciamo a fare anche qualche sorriso in più, è un passo verso una qualità di vita migliore.
Un'abbraccio forte forte

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giovedì, giugno 19, 2008

Veronesi: «Tra 10 anni la diagnosi precoce batterà il cancro al seno»

Ciao, stamani con il dottor Tognarini ho fatto la terza chemio, e abbiamo preso appuntamento con l dott. Galeone che è specialista nellaterapia dei dolori alle 11, perchè faremo il punto dlla situazione,in quanto a livello laterocervicalesisistra mi sembra di avere aprte del collo sotto anestesia. be, vedremo.

Umberto Veronesi, direttore scientifico dell'Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano, festeggiando le mille donne operate per carcinoma mammario nel suo centro, riunite oggi al Quark Hotel del capoluogo lombardo in occasione dell«Ieo Day' 2008. ha detto che tra 10 anni la diagnosi precoce batterà il cancro al seno.

«Grazie alla diagnosi precoce - ha spiegato l'oncologo - la scienza si aspetta che nei prossimi 10 anni il peso fisico, psicologico e sociale del tumore del seno si ridurrà fino a raggiungere valori minimi». E soprattutto «fino alla guaribilitá pressoché totale dei casi». «L'aumento costante della guaribilitá negli ultimi anni - ha precisato l'oncologo - dimostra che, se il tumore è diagnosticato a dimensioni impalpabili, l'iter terapeutico si può risolvere in 24 ore: intervento chirurgico mininvasivo, prelievo ed esame del linfonodo sentinella e radioterapia intraoperatoria conclusiva».

IN ITALIA 45MILA NUOVI CASI ALL'ANNO - In Italia si registrano «circa 45 mila nuovi casi di cancro al seno ogni anno - continua Veronesi - con una mortalità inferiore ai 10 mila decessi (8-9 mila l'anno)». Numeri alla mano, quindi, «la maggior parte delle pazienti guarisce. Giá oggi le percentuali di guarigione si aggirano intorno al 75-80%». «Ma non ci basta: vorremmo arrivare a una curabilitá pari al 90-95%. Purtroppo il traguardo del 100% è difficile - avverte - perchè, come in tutte le malattie, anche nel tumore del seno c'è una piccola frazione di casi che sfugge alle cure per una potenzialitá biologica di aggressione molto forte».

CELLULE STAMINALI TUMORALI - La ricerca biomolecolare sta cercando di neutralizzare le cellule staminali tumorali, vere responsabili della comparsa e della diffusione del tumore. «Stiamo lavorando in laboratorio per debellare la malattia alle sue origini, evitando che si manifesti», assicura Veronesi. Ma questa conquista è rimandata al futuro. Oltre alla prevenzione basata su stili di vita sani, «in questa fase storica il grande tema è la diagnosi precoce che rimane il pilastro della lotta al tumore al seno», è il monito dell'oncologo.

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mercoledì, giugno 18, 2008

Uomini e donne stesso rischio cancro ai polmoni

Ciao, stamani alle 7 ho fatto esame del sangue e domani alle 10 ho la terza chemio. Mi sono preparato mentalmente, continuo con il frullato di aloe, e speriamo che dopo il temporale di questa notte, finalmente si entri nell'estate. Gironzolando acaccia di notizie ho trovato questa;


le donne fumatrici non corrono un rischio superiore agli uomini fumatori di sviluppare un cancro ai polmoni. Ma le donne non fumatrici sembrano più a rischio-cancro degli uomini che non hanno mai fumato. Lo rivela uno studio pubblicato dalla rivista Lancet. I ricercatori statunitensi del National Cancer Insitute di Rockville coordinati da Neal Freedman hanno analizzato i dati riguardanti quasi 500.000 persone tra i 50 e i 71 anni e messo in relazione il loro rapporto col fumo di tabacco e i casi di cancro ai polmoni.

È emerso che i casi di cancro ai polmoni hanno riguardato l’1,47 degli uomini e l’1,21 per cento delle donne prese in esame. Il fumo è risultato fortemente correlato al rischio di sviluppare cancro ai polmoni in entrambi i sessi: chi fuma due pacchetti di sigarette al giorno ha probabilità 50 volte maggiori di chi non fuma di morire per un cancro ai polmoni.

Non esistono differenze di genere sul rischio-cancro dovuto al fumo. Uomini o donne, tutti devono smettere di fumare. Un saluto ed un'abbraccio forte forte.

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domenica, giugno 15, 2008

Staminali, guerra alle false promesse

Non bastava doversi difendere da ciarlatani nostrani, ora cercano di carpire dalla disperazione degli ammalati altri soldi con cure miracolose da cellule staminali.

Nelle "cliniche della speranza" diffuse in Cina, Thailandia, Ucraina, Costarica o Brasile ogni male può essere sconfitto con un'iniezione di cellule miracolose: diabete o distrofia, autismo o epilessia, perfino calvizie e impotenza sessuale (condizioni che nulla hanno a che vedere con le proprietà, anche solo presunte, delle staminali).

George Daley, presidente della Società internazionale per la ricerca sulle cellule staminali, è molto chiaro sui limiti che queste cellule incontrano quando si tratta di uscire dai laboratori di ricerca per entrare nelle corsie degli ospedali: "A eccezione dei trapianti di midollo osseo e delle trasfusioni di sangue, non ci sono ancora cure con le staminali efficaci e sicure al cento per cento. Ma c'è un mercato che prospera inventando prospettive di cura per pazienti disperati".

E a un mese dalla morte a Firenze di una ragazza diabetica che si era affidata all'omeopatia interrompendo le cure fissate dai medici, il racconto di Buccella ha il sapore del déjà vu: "È difficile capire con certezza cosa viene somministrato ai pazienti nelle cliniche ucraine o cinesi. Ma spesso in questi laboratori improvvisati il primo passo è interrompere le medicine che erano state prescritte a casa".

Pertanto attenzione ai falsi profeti e alle cure miracolose.

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sabato, giugno 14, 2008

Paura di morire

Stamani presto tuoni e fulmini, che non lasciavano presagire niente di buono per la giornata di oggi. Già che non sono riusciuto a dormire per niente, i dolori causati dalla lombalgia non mi lasciavano trovare la posizione, mi son preso una pasticca di lendormin ma niente da fare.

Probabilmente a livello subconscio ero agitato, anche se non lo dico, alle volte mi prende una paura matta della morte, che riesco a stento a catalogarla come una fine di un percorso sulla terra, e che avendo io espletato i miei compiti terreni, ora devo lasciare il posto alle nuove generazioni. Questo pensiero mi calma un poco, cerco di capire se ho ancora qualcosa da fare prima di andarmene e trovo sempre qualcosa che mi dice che ne vale la pena di lottare contro i bastardi e che devo assolvere ancora ad alcuni altri compiti qui su questo mondo.

Per quanto riguarda l'aloe è in corso una sperimentazione a livello preclinico con una sostanza, l'emodina, derivata dall'aloe ma anche dalle radici e dalla corteccia di numerose piante. Altri derivati dell'aloe si sono dimostrati efficaci, nei modelli sperimentali, nell'indurre apoptosi (morte cellulare programmata) in cellule di glioma (un tumore cerebrale) e in linee cellulari di tumori polmonari.

Ci sono anche dati sul possibile stimolo del sistema immunitario, ma sempre molto preliminari e su modelli di linee cellulari. L'unico studio clinico recente con l'aloe valutava la possibilità che questo prodotto riducesse tossicità sulle mucose da radioterapia, ma i risultati ottenuti sono negativi e non sembra che l'aloe sia più efficace del placebo. La ricerca comunque prosegue e attendiamo di conoscere nuovi sviluppi.
Vi auguro un buon weekend con sole e non pioggia.
Un'abbraccio.

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giovedì, giugno 12, 2008

Mondo vegetale apre strada a nuovi vaccini contro cancro all'utero

Ciao, a ripiove ancora, speriamo in bene per stagione estiva, perchè se continua cosi, chi ha prenotato le vacanze si ritrova a fare passeggiate con l'ombrello. Ho una lombalgia terribile, nell'alzare il materasso per sistemare il lenzuolo ho sentito un crac nella parte sinistra, sono diventato fragilissimo, devo stare attento a sollevare pesi perchè faccio fatica e mi stanco subito.

Un gruppo di scienziati del Regina Elena di Roma in collaborazione con l'Enea hanno svelato, attraverso uno studio pubblicato su ''Human Gene Therapy'', l'efficacia antitumorale di un vaccino terapeutico basato sulla fusione di un gene di Hpv con il gene di un virus della patata.

Il cancro della cervice uterina, determinato da tipi di Papillomavirus umano ad alto rischio, perlopiu' Hpv 16 e 18, rappresenta il secondo tumore piu' comune tra le donne di tutto il mondo. Si stima che nel 2002 si siano registrati 493.000 nuovi casi e 274.000 decessi, l'83% dei quali avvenuti nei paesi in via di sviluppo.

Esiste pertanto un'esigenza reale di sviluppare vaccini terapeutici che impediscano la progressione o che addirittura rimuovano le lesioni neoplastiche che hanno origine da Hpv. I vaccini a Dna, costituiti dal materiale genetico del microrganismo responsabile dell'infezione, rappresentano un'interessante strategia per l'immunoterapia del cancro poiche' uniscono la stabilita' e la sicurezza dei vaccini ad un vantaggioso rapporto costo-efficacia.

Il gruppo di ricerca guidato da Aldo Venuti, Responsabile del Laboratorio di Virologia dell' Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma, in collaborazione con il Gruppo di Ricerca di Rosella Franconi dell'Ente per le Nuove tecnologie, l'Energia e l'Ambiente - ENEA ha pubblicato un articolo sulla rivista Human Gene Therapy sulle possibilita' di utilizzare vaccini genetici per la cura delle lesioni e dei tumori Hpv.

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mercoledì, giugno 11, 2008

Annuncio revisione scentifica pubblica della tecnologia innovativa 3D-CBS del Ricercatore Dario Crosetto

Ricevo da raffaella qusta notizia che mi sembra possa interessare:
Annuncio revisione scentifica pubblica della tecnologia innovativa 3D-CBS
il documento in PDF lo potete vedere qui:

Bozza_invito_sintetico_15.pdf

Il 23 giugno 2008, dalle ore 10 alle 18, si terrà una revisione scentifica pubblica della tecnologia innovativa 3D-CBS del Ricercatore Dario Crosetto. All’incontro parteciperanno, personalmente o mediante collegamento satellitare
e/o web, alcuni fra i maggiori esperti internazionali del settore che, sulla base di commenti di specialisti e interventi del pubblico via web, garantiranno che nella revisione scientifica il “giudice” sia il ragionamento logico e/o il risultato di un esperimento.

martedì, giugno 10, 2008

Andare in bici e fare le pulizie per non ammalarsi di tumore

Ciao, sto passando dei giorni abbastanza tranquilli, sul fronte del dolore alla spalla devo dire che ho dimezzato le dosi di tachidol che prendevo, speriamo che mi stia passando piano piano. Devo cercare di godermi al meglio i giorni che mi restano fino al 19 per la terza chemio. I guerrieri non demordono mai. Continuo a prendere il frullato di aloe arborescens, e tutto va bene, niente effetti collaterali.

Studi svedesi dicono che muoversi regolarmente aiuta gli uomini a tenere lontano il cancro. E basta anche un'attività fisica modesta per ridurne il rischio. Lo hanno constatato i ricercatori dell'Istituto Karolinska di Stoccolma, dopo aver analizzato la situazione di 40.000 maschi dai 45 ai 79 anni.

I partecipanti, originari di due regioni svedesi, sono stati sottoposti a osservazione fin dal 1998. Da allora al 2004, 3.714 uomini si sono ammalati di cancro, e 1.153 ne sono morti. Lo studio e' importante perche' fissa statisticamente che anche una passeggiata di mezz'ora al giorno o una giratina in bici o pulire in casa riducono di un terzo il rischio di morire e del 16% di ammalarsi di tumore.

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sabato, giugno 07, 2008

PARKINSON: BENEFICI DA MUSICA E TAI CHI, RICERCA ITALIANA INDAGA

Il cardinale Carlo Maria Martini lo sperimenta ogni giorno sulla propria pelle: la musica di Mozart lo aiuta nella sua lotta quotidiana contro il Parkinson, ha dichiarato in una recente intervista.

E la scienza sembra dargli ragione: "Dati preliminari indicano che la musica può funzionare da pace-maker del movimento", contribuendo a 'resettare' il sistema motorio alterato dalla malattia. A promuovere la speciale ricetta dell'ex arcivescovo di Milano è Fabrizio Stocchi, direttore del Centro per la cura e la ricerca sul morbo di Parkinson dell'Irccs San Raffaele di Roma.

"In istituto stiamo conducendo uno studio sull'impatto della musicoterapia contro i sintomi tipici dei pazienti - spiega l'esperto all'ADNKRONOS SALUTE, oggi a Milano a margine di un incontro promosso da Gsk su un nuovo farmaco disponibile in Italia - E siamo partiti anche con una ricerca sulle possibili virtù del tai chi", sottolinea. "Nello studio sulla musicoterapia abbiamo coinvolto circa 200 malati - riferisce Stocchi - Metà è stata sottoposta a fisioterapia tradizionale, e l'altra metà a fisioterapia abbinata a tre sedute settimanali di musicoterapia. L'effetto sui pazienti è stato quindi valutato con test funzionali e sulla qualità della vita, e "dalle prime osservazioni emerge un beneficio per il gruppo 'trattato'" a suon di musica.

Non solo. "Stiamo esaminando anche possibili vantaggi del tai chi, in uno studio che a regime avrà numeri simili a quello sulla musicoterapia - dice lo specialista - La ricerca è già partita al San Raffaele di Cassino, e inizierà presto anche a Roma". Secondo Stocchi, la disciplina orientale "potrebbe produrre benefici ai malati di Parkinson perché insegna un controllo assoluto dei movimenti". In altre parole, esercitandosi col tai chi "il malato re-impara a muoversi utilizzando la corteccia cerebrale. Non in maniera automatica, bensì pensando a ogni singolo movimento che esegue", precisa.

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giovedì, giugno 05, 2008

Tumori e alimentazione

E' stato scritto più volte, che la riduzione dei grassi di origine animale è un elemento fondamentale per prevenire i tumori e dunque poiché il cancro, come altre malattie degenerative, è tipica dell'invecchiamento, ne consegue che la dieta influisce sulla durata della vita.

Sicuramente condizioni igieniche e carenze alimentari aumentano i tassi di malattia, ma non dimentichiamo la drastica riduzione di mortalità prematura ottenuta grazie agli antibiotici, ai vaccini, ai cortisonici e ai farmaci antitumore, e in generale, all'evoluzione della medicina.

Un'alimentazione corretta, in particolare con un ridotto consumo di carne, contribuirebbe a non farci ammalare e dunque a farci diventare più longevi. Mangiare meno carne contribuirebbe anche a ridurre la fame nel mondo. Oggi viviamo il paradosso per cui metà del mondo muore per troppo poco cibo e acqua e l'altra metà muore per eccesso di cibo.

In effetti la verità è che molti terreni oggi sono dedicati al pascolo mentre potrebbero produrre cereali sufficienti a sfamare tutta la popolazione mondiale, e che i 20.000 litri d'acqua necessari per produrre un chilo di carne potrebbero invece essere destinati agli esseri umani. Questo sarà un tema fondamentale della Quarta Conferenza Mondiale sul Futuro della Scienza, organizzata a settembre dalla Fondazione Veronesi, che avrà appunto il titolo "Food and Water for life".

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mercoledì, giugno 04, 2008

Anziani: ferri vecchi, ci costano troppo e non rendono più niente

Ho aspettato a postare perchè volevo vederci chiaro su certe informazioni con ufficialità che son cercolate in rete, che mettono in evidenza il ruolo degli anziani nella sanità pubblica ed il rischio discriminazione nelle cure per gli anziani ammalati di tumore.

Son rimasto basito, non solo per questa notizia ma con notizie che i mezzi di informazione continuano a tempi alterni a farci sapere che siamo il popolo più vecchio di europa e che abbiamo bisogno di extracomunitari per continuare a crescere. Ma mi dico: quando nel 1955/60 ci rompavano le palle lavorando 11 ore al giorno per portare fuori dallo sfacelo in cui era la loro italia, ci dicevano che facevamo parte di un'ampio progetto economico e che ne avremmo tratto vantaggio, bene alla luce della realtà attuale, non credo proprio che sia cosi.

Da un sondaggio condotto da Ermeneia che ha interrogato 200 primari di oncologia sull'assistenza dedicata agli over 65 colpiti da tumore: la grande maggioranza degli specialisti (61,7%) ritiene che all'interno delle strutture di assistenza gli over 65 corrono il rischio di non ricevere cure adeguate a causa della loro stessa età e a volte questo fenomeno può assumere le forme di una vera e propria discriminazione.

Vergognatevi, a chi è al timone delle stanze dei bottoni dico questo: Dio ha fatto una cosa che veramente mette sullo stesso piano tutti gli esseri umani, la vecchiaia e la morte.

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domenica, giugno 01, 2008

Stanotte malino, pensavo peggio

Bene, stanotte all'una ho avuto il mio momento no, ho vomitato, mi è rimasto un'amaro in bocca che mi son levato con un cucchiaio di aloe, chiodo scaccia chiodo :-)). Ho pensato al peggio, a dover cntinuamente alzarmi come le altre volte, ogni dieci minuti invece niente, dopo il cucchiaio di aloe mi son preso tachidol in quanto il vomito aveva messo in funzione i muscoli del collo facendomi cosi dolorare i linfonodi laterecervicali, cosi che ho dormito dalle 4 fino alle 7 senza più problemi. Mha non so che dire.

Ora mi son fatto le mie iniezioni, vediamo che succede in giornata, poi credo di essermela cavata con non molti danni. La cura del'aloe è da una settimana giusta che la faccio, continuerò per 6 mesi e poi tireremo le somme.

Ciao e buona giornata.

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